martedì 2 novembre 2010

"Meglio essere appassionati delle belle ragazze che gay"

E' questa la nuova frase di Berlusconi che fa discutere. "Meglio essere appassionati delle belle ragazze che gay", come se essere omosessuali fosse una vergogna o comunque qualcosa di moralmente sbagliato.
Partiamo dal presupposto che un commento del genere è chiaramente offensivo verso l'omosessualità, ma anche nei confronti delle donne, ancora una volta ridotte ed equiparate ad una merce di scambio e divertimento. Si, perchè bisogna stare attenti al contesto in cui si inserisce questa "battuta": si inserisce nelle critiche rivolte a Berlusconi riguardo il caso di Ruby, quindi non si tratta di una semplice affermazione omofoba e fuori luogo, ma del solito aggrapparsi al consenso di chi come lui giustifica ogni comportamento sessuale paragonandolo ad altre situazioni. Un pò come il pensiero corrente per cui quando con Espressione Libre e Pescara in comune andammo a porre delle domande alle elettrici del Pdl, chiedendo cosa ne pensassero degli scandali relativi alle escort che riguardavano il presidente del consiglio, ci risposero "beh, meglio con le escort che con i trans".
Oggi, come fa notare il Fatto Quotidiano
(leggi qui l'articolo http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/11/02/stupidita-abuso-di-potere-casinirasoiate-su-b-la-svolta-di-libero-e-il-giornale/74812/)
anche Libero e Il Giornale sono critici rispetto a Berlusconi e questa vicenda. Addirittura Filippo Facci.. Filippo Facci! Il numero uno del cinismo, il numero uno (ex equo con una lista infinita di nomi) del servilismo verso il potere, anche lui ha mosso delle critiche. Forse si sta iniziando a capire che siamo alla fine, per davvero, di questo governo di corruzione, favoritismi, leggi ad personam e bunga bunga. E i Belpietro, i Feltri, i Facci devono cominciare a salvaguardare quel briciolo di credibilità che è rimasto loro.

Canzone Rap per Sarah Scazzi (contro l'accanimento mediatico nei suoi confronti)

Ho ricevuto tantissime critiche dopo la pubblicazione di questo video su youtube. Critiche in cui mi si accusava di speculare anche io sulla morte di Sarah e di essere allo stesso livello di quel giornalismo che critico nella canzone.
Copio-incollo qui sotto quello che ho risposto nella descrizione del video.
Poi ognuno è libero di pensare come meglio crede e ogni critica, purchè costruttiva, è ben accetta.

"Non sono d'accordo sul fatto che questa canzone, critica verso la speculazione mediatica, si inserisca nello stesso sistema di ulteriore e cinica violenza verso Sarah. No, perchè rimanere in silenzio verso giornalisti e programmi che senza dignità continuano a dosare quotidianamente lo sdegno del pubblico, è legittimarli. Quindi piuttosto credo che bisogni riflettere su questo modo di attrarre il pubblico che dai tempi del piccolo Alfredo Rampi si è andato sempre più consolidando e invitare gli altri a riflettervi, affinchè sempre più persone spengano il televisore davanti a programmi come Quarto Grado o L'Arena o Pomeriggio 5. Solo così in futuro non si ripeterebbe questa ulteriore violenza, solo privandoli dei loro ascolti: si basa tutto su sponsor che pagano dai 20mila ai 70mila euro per 30 secondi di pubblicità tra una rivelazione e un'intervista. Senza pubblico gli sponsor non pagano e senza soldi la trasmissione non va in onda o è costretta a trattare altri argomenti che interessino il pubblico.
Quindi No, il rispetto NON è il silenzio, questa è indifferenza. Il rispetto è PRETENDERE IL SILENZIO, pretenderlo da chi senza nessuna vergogna stupra l'intimità di una bambina, leggendo in diretta i suoi diari, pretenderlo da chi si diverte a vestire i panni della magistratura, contando non sulla legge e gli accertamenti di chi è competente, ma sul populismo e sull'emotività delle persone.
Io non mi sento parte di questo accanimento. La mia è una riflessione qualunque, di quelle che si fanno al bar. Una riflessione in rima, su una base, ma comunque nient'altro che una riflessione, che voglio condividere e che mi auguro possa dare modo di pensare. Ma non c'è tornaconto né vorrei ce ne fosse, oltre il poter pensare che se tutti ci fermassimo a considerare a che punto è arrivata la cinica curiosità, magari in futuro situazioni televisive come quelle di oggi non si ripeterebbero.
buon ascolto!

Antonio"


Odio - ResistenzaLibera

Una canzone per Ilaria Alpi

Ilaria Alpi non era semplicemente una giornalista. Nel suo lavoro metteva passione, rabbia, bisogno di conoscere e far conoscere, anche con la consapevolezza di rischiare la propria vita per questo. Nella società attuale, in cui il giornalismo ha perso ogni forma di dignità, lasciando lo spazio al servilismo e all'opportunismo, credo sia doveroso ricordare questa meravigliosa donna, che con il suo coraggio ci ha insegnato prima di tutto il valore dell'onestà intellettuale.

Questa è la vita - ResistenzaLibera

Dov'è finita la dignità del giornalismo?

Dov'è finita la dignità del giornalismo? - ResistenzaLibera
base di MickeyMontz - beat #27


Schiavi del denaro, schiavi del potere,
schiavi di una sedia sotto il culo e del rischio di cadere.
Prescrizione, nuovo sinonimo di assoluzione:
giornalismo indegno, un disegno in sperimentazione.

Svendete il vostro orgoglio, regalando l'abbaglio
con l'appiglio di uno sbaglio perchè avete casa e un figlio
da nutrire: non giustifica lo scoglio delle gogne
che lasciate quando riempite un foglio di menzogne

Bella Italia, quella che a Rai Uno raglia
che si scaglia con gli editoriali ed arde come paglia
Bella Italia, quella che al mattino si risveglia
con giornali che chi sfoglia non sa più dov'è la soglia

del confine tra la voglia di una provocazione
e l'infamia di chi ha il fine di servire il suo padrone
Bella Italia, che non produce più l'informazione,
che si spoglia del suo orgoglio e si riveste di rancore.

[Dov'è finito il giornalismo?]
[Che fine ha fatto il giornalismo?]
[Dov'è la dignità del giornalismo?]

"Amico di Spatuzza", così mi hanno chiamato:
tu "servo di sto cazzo" così ti ho rinominato!
Per mezzo di un pezzo che pubblichi cosciente
diffamando, offendi l'intelligenza della gente

Feltri, Belpietro, direttore Minzolini
come con Mussolini: stampe di regimi e voi servili.
E tu giornalista che resti al tuo posto e intanto giri
una notizia, respiri, cossicchè il pubblico attiri

Marionetta, sei come una troia:
serve la tua voce, la tua faccia o la tua firma e basta
dopo il boia, sarà lui con i suoi movimenti,
come un ventriloquo, muoverà i tuoi denti

Dov'è finita la dignità del giornalismo?
Perchè venduti al conformismo, a quel cinismo o al perbenismo?
Dov'è il pluralismo di informazione o l'attivismo
di chi onestamente non sa cosa sia il servilismo?

[Dov'è la dignità del giornalismo?]


Il mio nome è nessuno

Una canzone dedicata alla memoria di Andrea Gagliardoni, Niki Aprile Gattie Attilio Manca.
Tre ragazzi con tre storie molto diverse, ma con in comune l'indifferenza delle istituzioni e il coraggio delle loro splendide mamme. Per conoscere e approfondire consiglio questo link:

Per Andrea: http://www.associazioneproandrea.it/
Per Niki: http://nikiaprilegatti.blogspot.com/
Per Attilio: http://www.attiliomanca.it/urologo/